Descrizione
Il secondo volume del Vocabolario di Giovanni Ragusa viene pubblicato a diciassette anni dalla sua morte. È il risultato di una vita dedicata alla ricerca e allo studio, di una passione per la propria terra, per la propria città, la sua cultura e la sua storia.
Già nel primo volume italiano-siciliano, egli definisce la sua opera «un documento della nostra storia, dei nostri usi e costumi, del nostro intendere, dei nostri sentimenti» ma è anche la richiesta di un diritto, cioè quello di essere tramandata, non dimenticata, insegnata, studiata per trovare sempre nuove acquisizioni ed essere sprone di approfondimento.
Giovanni Ragusa negli ultimi mesi della sua vita vi lavorò alacremente, perché sentiva che il tempo gli sfuggiva ed era consapevole di non riuscire a completarlo: si raccomandò alle figlie di non far perdere questo patrimonio.
Il lavoro di riordino e di controllo del manoscritto non ha modificato il metodo, la ricerca e lo spirito dell’Autore e nonostante sia stato irto di difficoltà, lungo quasi un anno, al contempo è stato entusiasmante e appassionante.
L’intento dell’Autore era che tale opera potesse sensibilizzare tutti i siciliani e in particolare i modicani, per suscitare in essi amore per il nostro dialetto e la nostra cultura.