Descrizione
Sette storie di donne tramate di canto. Esistenze esposte al caso, che mal distribuisce fortune e sfortune, e al dolore, imprevedibile nei modi e nei tempi. L’indicazione è di imparare a far brillare la felicità nel dolore. Da questo movimento vitale scaturisce il canto di ogni singola esistenza. Canto che, secondo Platone, cura, ma lo fa attraverso il calore e la protezione che ne sono requisiti: per questo, in Platone e in questa narrazione, per ogni storia, per ogni nome, le Moire innalzano il loro canto come vibrazione gentile. Dove siamo? Siamo nel mondo di Anànke, madre delle Moire, regno della cura amorevole che nutre ogni tensione di speranza e felicità.
L’introduzione di Evelina Barone è un viaggio negli elementi mitici e filosofici che hanno guidato la costruzione della struttura narrativa. La postfazione a cura di Giovanna Triberio, psicologa e psicoterapeuta, analizza la dimensione della cura anankica quale luogo di creazione di senso nei suoi aspetti clinici e relazionali.
Evelina Barone
Laureata in Filosofia con una tesi di etica sociale su Etty Hillesum, ha scritto articoli su argomenti inerenti l’umano, l’etica e la letteratura. Cura le pubblicazioni della Kromato Edizioni, per la quale ha scritto una “Biografia minima di Luigi Capuana ai tempi di Spaccaforno”, inclusa nella riedizione del romanzo “Profumo” di Capuana, e “La fiaba, il mito e il cammino dell’uomo: un tentativo di lettura archetipica della vicenda e della figura di Re Bracalone, tra individuale e collettivo” di compendio alla nuova edizione del romanzo fiabesco “Re Bracalone”. È ideatrice e curatrice del progetto “Eumenidi”, mostra e documentario itineranti, realizzati in collaborazione con artiste siciliane, sul tema degli stereotipi e della violenza di genere. Ha pubblicato “La maga Saraghina. Storie di astri, piante e parole che curano” con le illustrazioni di Rosa Cerruto.