Descrizione
Il libro è diviso in due parti.
La prima parte – Chiederò ai sassi che nome vogliono – è costituita da, come lo stesso autore li definisce, «sette racconti chiaramente qualunque, in un ordine ovviamente qualsiasi, che si legano tra loro solo perché a leggerli e a scriverli potrebbe essere stata la stessa persona».
La seconda parte è invece un Memorandum, il ripescaggio di cose già scritte, decontestualizzate e rese capaci di muoversi con gambe proprie, poiché per l’autore «riciclare è pratica ottima che consente il rispetto dell’ambiente, ma è anche un comportamento atto ad impedire dissimulazioni negazioniste della labilità delle memorie».
Giovanni Carbone, insegnante, ha smesso di fare il giornalista pur continuando a collaborare con numerose riviste. Ha scritto e pubblicato libri che spaziano dalla saggistica alla poesia, dalla critica artistica e letteraria agli scritti per bambini, dai romanzi alle riduzioni per il teatro e ai testi eno-gastronomici.
Premiato in numerosi concorsi letterari, tra gli ultimi suoi libri si ricordano: il saggio storico-aneddotico “Ragusa e le perle della Contea di Modica” (Flaccovio Editore, PA), “La Metamorfosi del Parafulmine” (Prova d’Autore, CT) e “La Pietra Celeste” (Cianferoni Editore, Stia- AR).